Santa Teresa Gallura (in gallurese Lungòni, in sardo Lungone, in bonifacino Lungùn) è un comune di 5.043 abitanti della provincia di Olbia-Tempio.
Il paese si snoda su un promontorio che guarda a Nord la costa meridionale della Corsica, che dista appena 11 miglia, a Nord-Est l'arcipelago de La Maddalena e ad ovest si affaccia sul Mar di Sardegna. Il centro abitato si sviluppa attorno a due insenature: quella di porto Longone, in fondo alla quale c'è il porticciolo, e quella di Rena Bianca, che racchiude una spiaggia di sabbia finissima e bianca. Una delle caratteristiche peculiari della conformazione della cittadina è la pianta romana, ovvero un impianto urbano fatto di una rete di vie che si incrociano perpendicolarmente. La forma è tipica degli insediamenti piemontesi di origine militare e la dice quindi lunga sull'incidenza che ha avuto la presenza del contingente piemontese nei luoghi.
Anticamente conosciuta col nome di Longosardo (o Longo sardo), era già in periodo romano un porto di notevole importanza per i traffici commerciali e dal quale veniva portato a Roma il granito estratto nei dintorni; queste informazioni la rendono una localizzazione plausibile dell'antica città di Tibula.
Le cave di Capo Testa hanno fornito granito per il Duomo e il Battistero di Pisa e, si racconta, anche per il Pantheon di Roma. Intorno al 1263, tale era l'importanza di Longosardo che lo stesso San Francesco di Assisi, che si trovava in Corsica, si recò a visitarla. Dopo le invasioni saracene, la località passò sotto i giudici di Arborea, che vi costruirono un munitissimo castello del quale restano oggi solo miseri resti. Il maniero fu distrutto dai genovesi che vollero così vendicare l'assedio mosso alla fortezza di Bonifacio (Corsica). Alla distruzione del castello seguì lo spopolamento della borgata. La zona divenne rifugio preferito di corsari, banditi e contrabbandieri.
Un luogo storico di particolare interesse è la Torre di Longosardo, edificata attorno al XVI secolo per ordine del re di Spagna Filippo II, situata sul lembo di roccia piu estremo del paese. Quando nel 1720 l'isola passò ai Savoia venne inviato come comandante della torre Francesco Maria Magnon, che capì la necessità di creare un centro abitato nei pressi della fortezza. Il 12 agosto 1808 un decreto di Vittorio Emanuele I diede inizio alla fondazione di Santa Teresa, fu lo stesso re che disegnò la pianta del paese e decise il nome in onore di sua moglie: la regina Maria Teresa d'Asburgo-Este. A 3 km circa dal centro, nasce sotto una pineta secolare la Chiesa del Buoncammino, costruita nel XVII secolo: un luogo di straordinaria quiete e di natura incontaminata.
Di particolare interesse è la batteria Ferrero: ruderi della seconda guerra composti da postazioni di artiglieria, bunker, caserme, miniere a cielo aperto e collegamenti ferroviari costruiti principalmente per il trasporto di materiale bellico e roccia granitica. Di notevole importanza archeologica sono i siti nuragici di Lu Brandali e La Testa risalenti all'età del bronzo.